Via Aldo Moro

Via Aldo Moro
Calvizzano (NA)
Tel. 081 7130034
e-mail : immamaddaloni50@libero.it
Il Centro Culturale Arianna nasce il 18 marzo 1999 a Napoli.
L'associazione promuove progetti a sostegno di una cultura di pace, rispetto dei diritti umani e la promozione e la solidarietà tra i popoli attraverso il linguaggio universale dell'arte.
Si propone, inoltre, di diffondere lo studio e lo sviluppo dell'arte in tutte le sue espressioni: pittura, scultura, grafica, ceramica, musica, restauro, fotografia, bricolage nonchè il recupero di tradizioni artigianali e delle radici culturali del paese, per favorire la creatività e creare momenti di aggregazione.
Il Centro Culturale Arianna è presente sul territorio Nazionale con le sue sedi a Calvizzano (NA), Striano (NA), Salerno (SA) e Scafati (SA). Ha inoltre due sedi all'estero. In Burundi a Bujiumbura e nel Senegal a Dakar.
Ha al suo attivo importanti eventi artistici e culturali sia in Italia che all'estero.

Le vostre poesie per l'evento "MAI PIU' PER NON DIMENTICARE"


GIORNO DELLA MEMORIA


NON DIMENTICHIAMO quel giorno
NON DIMENTICHIAMO le sofferenze 
che hanno bruciato l'anima di donne, uomini e bambini.
Di zingari, slavi, handicappati, neri, e tutti coloro che, 
secondo i nazisti e i fascisti, 
non appartenevano alla razza bianca ariana, 
considerata superiore e pura.
NON DIMENTICHIAMO l'ombra di quei giorni,
perseguitati dal tortuoso
clima di annientamento e sterminio
che diffondeva terrore.
Solo fumo e ceneri, resti indelebili di quei giorni.
Ancorati al suolo diffondevano malinconia, 
inquitudine e tormento
sfociavano in lacrime pensantissime.
Pressione di dolore 
premeva nell'aria grigia e cupa.
Giorni crudeli.


Ma la strada verso la giustizia e la pace è ancora lunga?

(Sara Franco)



Il suo corpo lacerato dal dolore ora soffre nel suo essere,
trafitto in profondità sprigiona calore mentre brucia.
Paura alterna palpitazioni.
Occhi si gonfiano fino a scoppiare.
Gocce scivolano sulla sua pelle fino a toccare il suolo mentre fortemente arde.
Tristezza,
malinconia,
terrore,
inquietudine,
segnano attimi indelebili.
Incidono il tempo in questo clima di tormento
fino a consumarsi in cenere.
Resta solo fumo di un tappeto ancorato al suolo.
Segno di dolore
ombre e scurore.
(Sara Franco)








Dove mi trovo? 

Dove mi trovo? 
I miei luridi stracci non mi coprono più. 
Le mie mani sanguinanti non mi fanno male.
Sul mio braccio non vedo quell'orribile tatuaggio, 
marchio di una ingiusta condanna. 
Dove sono i miei amici, 
i miei parenti? 
Ricordo... 
eravamo come pecore al macello, 
spinte dentro bui capannoni. 
Poi una nube mefitica ci infranse i pensieri 
e ci annodò il corpo dal dolore. 
Dove sono i nostri corpi martoriati? 
Attorno a me vedo solo fumo, io stesso sono fumo. 
La nostra vita ormai è spezzata 
ma da quì vi gridiamo che 
nessuno deve dimenticare, 
perchè tutto potrebbe ricominciare; 
altre vittime, altri carnefici 
altre morti innocenti, 
ogni volta che un popolo si sentirà 
padrone del mondo. 
Dove mi trovo? 
Non so più, 
il mio spirito si libra nell'aria 
e vi grida... non dimenticateci!! 
(Maria Luisa Brignola)






COME PUOI NEGARE?

Vagano i miei pensieri
per cercare di capire
il tuo libero dire
ma non trovano
alcun fondamento.

Hai fatto precipitare
nell'oblio sei milioni
di Ebrei sterminati:
forse sei un erede
del Nazista omicida?
Oppure vuoi negare
al futuro per puro fanatismo
generando il fenomeno criminale
del negazionismo?

Contestando l'esistenza
del più feroce
genocidio umano
è come uccidere nuovamente
quelle anime agitate
da questo crudele negare.

Diffidi delle testimonianze,
rendi nullo e vano
l'operato delle
democrazie unite
formatesi sulle
ceneri dello sterminio,
non rispetti gli estinti
e i sopravvissuti ma
soprattutto
commetti REATO.

Contro te e quelli come te
serve la legge
anche Italiana perchè
seppur in minoranza
sempre menti pericolose
per l'incolumità
dell'umanità.

L'Olocausto è ancora oggi
l'eco di quelle voci straziate
e dovrebbe essere eterno
per mai più ripetersi.

Io credo e non nego.
(Lilly Arcudi)










Guardavamo la luna,
uno strano silenzio intorno.
D'improvviso irruppero nella mia casa.
fragore di ordini,rumore di stivali e di armi..
Dalla mia bocca non usciva suono.
Fuori,fummo spinti fuori
faceva freddo,fuori
eravamoin tanti
in fila ,con i visi bianchi dal terrore.
Perchè,cosa succede,dove ci portano?

Stipati nei vagoni
come bestie,al buio,senz'aria ,senz'acqua,
solo fetore e morte.

Alt,actung,scendere, scendere
mi tremava il cuore
separazione,urla, no,mammaaa,papaaa!!
ci spogliano
ci tagliano i capelli
nella camera per il bagno.

Cos'è questo odore?
mi manca l'ariaaa
perchè,perchè?
Un fumo nero s'alza nel cielo...
Non dimenticare mai!!!
Imma Maddaloni






Conflitti

Almeno parliamone
di questa logica assurda
di economie del potere
Di armi, di bombe
di rumori assordanti
che non liberano
mai
Parliamo dei vecchi
dei bambini strappati
all'infanzia
delle donne incapaci
di generare
Il mondo piange
e nessuno si accorge
delle sofferenze
che vanno al di là
del concepibile
Della paura
di camminare
di parlare
di guardare
di vivere
Parliamo dei mostri
mai necessari
che producono solo
dolore sordo e cieco
negando il futuro
piegando i giorni
che sono di altri
negando diritti
che sono di altri
La guerra peggiore
la vedi negli occhi
e porta un solo nome
Indifferenza.
(Biancamaria Folino)






Hiroshima
fiori di loto
rinsecchiti
anneriti
come corpi
ormai sciolti
nel silenzio
della morte.
Gocce
ustionanti
bagnano
le piaghe,
ferite
dell'anima.
(Fabio Amato)








Ultimo binario
Stamattina mi
voglio innamorare
di quel fiore
che spunta
fra le zolle
e la neve.

Con lui riemerge dai flutti
il mio spirito contrito
che al gelo trascina
i morsi della fame.

Intorno è silenzio
silenzio spettrale e
non ci sono più sogni
né cielo
né stelle
è buio fitto
senza colore
senza tregua
fa solo male
un dolore che
apre in due.

Mi cingo in testa
una corona di filo
ultimo binario
prima della fine
(Lorenzo Basile)








'Assordante il silenzio gelido nel campo...
Immobili rovine teatro di atroci nefandezze...
Fior dell'oppio...oblio della ragione...sempiterna ferita...
Solo il vento ne veicola il ricordo...Momento di dolore senza tempo...
Nel silenzio del non-luogo la pietà non abita!'
(Max Tarantino)









"Un passo dopo l'altro
affondo nella neve.
Il fiato che si accorcia
il cuore che rimbomba
un passo dopo l'altro
devo arrivare al muro.
E vedo le mie ossa
che bucano la pelle
ma stringo la tua mano
non sento più dolore.
Un passo dopo l'altro
sono quasi al traguardo
se guardo verso l'alto
non vedo il fumo nero
se guardo verso l'alto
vedo solo il mio cielo".
(Marinella Albora)





~❤❤❤ ೋ~❤ IPOCRITA DIVISA ❤ ೋ~❤❤❤ ೋ~


~ ೋ~❤ ೋ~❤❤❤ ೋ~~❤~ ೋ~❤ ೋ~❤❤ ೋ~❤❤❤ ೋ~❤ ೋ~
BACIA LA TERRA INUTILE BURATTINAIO ,
I FILI TIRI DEGLI UOMINI..TERRA E SANGUE TRA LE MANI ,
SUCCUBI SOLDATI,TERRE DESERTE NEL CUORE DEI POPOLI IN LACRIME,
FUOCO RIMBOMBA..TREMAR FAI,CORPI LACERATI DALLA TUA SUPERIORITA',
EGOISMO ,NON SENTI LE GRIDA DEL MONDO,CIELI GRIGI,PRATI ARIDI DEI PASSI TUOI,
OCCHI DI PAURA E TERRORE NON VEDI ,INFAUSTO DESTINO..POVERO CHI CORRERE NON SA
DALLA TUA MALVAGITA', LACRIME DI CREATURE INERMI,MADRI MORTE SENZA PIU' I PROPRI FIGLI,
VECCHI ORMAI RESI ..DIVISA LETALE TRAFIGGI E LACERI LA PACE DELL'ANIMA UMANA.
~ ೋ~❤❤❤ ೋ~❤❤❤ ೋ~~❤ LEDY NAPULE ❤ ೋ~❤❤❤ ೋ~❤❤❤ ೋ~
(Leandra D'andrea)





STRANI VOLI NEL CIELO

Tutte le notti

sono costretto ad udire

il ritornello di una musica

che rompe la calma dei cieli

prima di ferire e far morire.

La mia preghiera canta la vita

ma trionfa la morte,

sempre minacciosa

fra la gente in fuga,

vittima prossima o futura,

legata ad un Dio

ed ad un filo di speranza,

per evitare

la scorciatoia degli anni…
(Emilio Basta)




Risento il colpo..

Cade sofferente il corpo,
si sà,al cuore basta un solo colpo,
ti ritrovi così d'improvviso
a terra con occhi chiusi e mani sul viso
Riesco ancora a sentire quelle urla di strazio,
dopotutto circondano tutto questo orribile spazio..
Lo sento,ecco sta per finire,
almeno per me,sono pronto a salire.
Il sogno di un intero vissuto,
lo vedi infrangere così,è tutto perduto..
Vedo volare sù nel cielo quelle anime
di quelle povere vittime..
Erano questo il misterioso destino?
che fine ha fatto la speranza di ogni singolo bambino?
Vedo a malapena gli occhi di quegli essere brutali
che decisero così un giorno di far prevalere i mali.
Addio mondo e tutta questione di attimi,
tra un po' di sto cuore cesseranno i battiti..

Gioia De Felice ©




Mai cchiù

Vicienz me raccuntava sempe
isso senteva ancor ‘o rummor,
‘ e chillu passo marciato
‘e chelli voce sempe nervose
ca le mettevan paura pur ‘da luntan.
eins zwei,eins zwei,eins zwei,
e lucidi chilli stivale nire
aizavan ‘a povera da terra
facennelo tremmà ogni vota
tutt’e vote………..
all’uocchie ‘de criature
chilli tedesche parevano
venì ‘de natu munno
sempe pulite,prufumate
e loro llà…
che pezze ‘e piede
due stracce fetiente pe cammisa,
e ‘o sapore ‘do pane…..
pe ricordo…..
Vicienz però puteva cammenà
asceva a chillu vascio
e cumme tutt’e scugnizze
passava li ghiurnate in cerca
forse ‘e nu poco ‘e pane
llà,for’ o munaster
addò ‘e monache francese
miez alla piazzett e Mater Dei
passavano ‘nu piatt ‘e povere’ e pesielle
e a vota ‘na mela ca le pareva meraviglia
ca manco ‘o pasticciere ‘do Re sapeva fa…..
Po’ ‘na sirena sunava forte
e tutte quante fujeveno int’o ricovero
gli alleati,i libberator nuoste
ce cummigliaven ‘e bombe
e ancora nata vota
‘o core ca le sbattev forte
E ancora paura,
paura ca era cchiù precisa e ‘nu riloggio
e sanghe ca scurreva
ncoppo a chelli prete
‘e chelli case ca se facevano sfravecatura
e tomba pe chi nunn’era stato furtunato.
E quanti vote ce steva chi preferiva
e l’affruntà stì bombe pur e nunn’ascì
tanta era ‘a paura e le ncuntrà chilli stivale nire
e quanno doppo ‘o bumbardament
spustanne’e prete
truvave chelle ca restave e n’ommo
vedive ncoppo ‘a cammisa……….
cusuta chella stella…..
a cinche ponte,ca pe Vicienz era insignificant
ma ca pe chi a purtava era ‘na cundanna.
Vicienz nun capeva pecchè chi la teneva
veneva catturate ‘de tedesche
e pecchè se preferiva de l’affruntà
‘e bombe e l’alleate
piuttost ca ‘de naziste essere catturate.
Fernuto chill’orrore Vicienz se facette ommo
e chillu scugnizze ca addivintaje mio padre
A cinquant’anne ancora spaventate
me raccontava ‘do rummore de chilli stivale
ca lucide e nire marciavane al comando di
eins zwei,eins zwei,eins zwei……
e dint’all’uocchie e pateme
se liggeva cumme ‘na paura ancora viva
e na voce sempe presente ca le diceva
Mai cchiù…………….

(Pasquale Salvatore)







Sarò fumo

Bianco fumo che nascondi la vista
di atroci cammini e ultimi saluti
accompagni i miei pensieri
rivolti alla vita che avevo, alla vita che ero.
Sarò fumo domani e respirato percorrerò
i pensieri di altri
divenendo immortale.
(Daniela Cavazzi)






IL CIELO SOPRA AUSCHWTZ.

Nel silenzio del
giorno....
abbozza ombre allungate
l'acre fumo maligno
mentre alto incolonna

nell'ultimo grigiore
speranze accartocciate
di sagome innoccenti.
Nello
sterminio lento
lacrime di cielo
cadono silenti
così da non turbar
l'ultimo
sonno
di margherite e gigli
sulla smembrata terra....
(Francesca Privitera)




Il mondo era bello

Tutto attorno a me
Sembrava così bello:
I fiori,gli animali,l'amore.
Ma mi illudevo!
Tutto attorno a me
E' cambiato:
Vedo macchie rosse:guerre,sangue
Perché poi?
Vedo macchie bianche,
Anzi opache quasi secche:
Fame e morte
Perché poi?
Il mondo era bello.
G.R.




LAGER

Brividi che corrono nel silenzio,
ove rimbomba il velenoso
suono dell'ipocrisia.

Non sento più il dolore pulsare
perché il vuoto
ne ha preso la forma.

Bende nere sugli occhi
hanno avvolto inerti
piccoli corpi
dalle rachitiche fredde membra
nel peccato.

Hanno
l'orrore sul viso schizzato
di chi disperatamente s'aggrappa,
con le
unghie sporche di fango,
non a quella vita
che più non è
Ma al giorno
dopo,
Quel Dopo che furiosamente batte e assorda
nelle tremule tempie.

Oceani di papaveri rosso sangue,
il cielo ha ormai preso il colore
della cenere.

La nausea dissolve le forze
e nemmeno il ricordo si
rialza dalla polvere.

Non più esseri né umani
persino le lacrime non
sono che prigioniere
che rimangono chiuse dentro
come pizzichi nel
cuore

Cosa accomuna il mostro e l'uomo?
Nulla
se non il bisogno
di un
respiro libero, senza pareti.

(Pizzarelli Letizia)






Il suolo dell'Olocausto

Quando la tua anima vuole arrivare oltre i confini del tuo dio,
e lo rinneghi, dove la tua uccisione non ti fa pietà,
esperimenti di un chirurgo della morte,
occhi cinici e ghigno sulle labbra,
orgoglioso fa di te, il tuo gioco,
la paura e il terrore di chi corre al tuo solo fiato,
i rumori che tu susciti nel cielo,
i tuoi piedi che sfondano il suolo al solo torccarlo,
fame e gas e occhi bruciati di una donna incinta,
ventre aperto per la tua curiosità.
Imponi la tua legge schiaffeggiando Dio.
(Marco Pellegrino)





LAMENTO DI UN VIOLINISTA SINTI


Perché non posso ascoltare ancora
la voce ardente di agili violini
e sotto il cielo amico di Berlino
sentire note sgorgare dal corpo ?
Quando suonavo non ero me stesso,
ero i sinti che mi hanno preceduto
a respirare i profumi del mondo
sui sentieri graditi ai cavalli,
ad ascoltar racconti dell’avaro
vento dei Balcani, padre di uomini.
Quando suonavo non ero me stesso,
ero i sinti che nasceranno ancora
a portare allegria nelle piazze
tra occhi scintillanti e ritmi accesi,
a danzare e cantare amore e morte,
uomini nomadi senza padroni.
Nel mio sangue che tu chiami impuro
scorrono i fremiti della natura,
nel tuo solo paura del diverso
uomo che t’hanno convinto a odiare.
Ma quando sei venuto al mio campo
hai trovato bambini sorridenti
come i tuoi, amati come i tuoi.
Non ti ho preso, recluso, affamato,
non ti picchiato, seviziato, ucciso,
non ho cancellato la tua identità.
La morte verrà a prendermi stanotte,
sorriderà dagli occhi di mia madre,
sulla mia bocca arsa di domande
bacerà ogni uomo libero in me:

a te lascerà incubi e carcasse.
(di Paola D'Angelo)

1 commento:

  1. Ringrazio tutti i poeti e le poetesse che hanno aderito a questa iniziativa scrivendo poesie pregne di emozioni.

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